Zuwara: il naufragio dell'umanità
È stato un sollievo sentire il presidente Draghi affermare con tono convinto: " Occorre un atteggiamento umano e solidale ". Era da tempo che mi aspettavo, dopo la propaganda dei porti chiusi, delle sanzioni ai soccorritori di immigrati sperduti e in pericolo in mezzo al mare che la politica e soprattutto la politica italiana prendesse posizioni, finalmente umane, nei confronti della sofferenza dell'immigrazione, una sofferenza profonda e lacerante in particolare se generata da corpicini esamini di creature innocenti. Sono appena di qualche giorno fa le immagini agghiaccianti diffuse dall'Open Arms di bambini rigettati dalle acque del mare sulla spiaggia di Zuwara in Libia. Sulle tristi storie di naufragi di cui è ricco, anzi ricchissimo il nostro Mediterraneo, un tempo luogo di incontri e incroci di varie civiltà, ho già scritto innumerevoli volte appellandomi al diritto naturale e universale, ma di fronte ai corpi di quei bambini, rigettati dal mare come rifiuti, la