So good they cant’ignore you

Vi ricordate il discorso di Steve Jobs all’università di Stanford, dove diceva- fai della tua passione un lavoro? Nel podcast di oggi Cal Newport confuta questa tesi dicendo esattamente il contrario e ci insegna a come rendere il nostro lavoro appassionante nel suo libro "So good they cant’ignore you" che vuol dire così bravo da non essere ignorato.





L’autore è un professore della Georgetown University, classe 1982 e che ha scritto sei libri di crescita personale, anche se i primi tre sono soprattutto rivolti a studenti, gli ultimi sono diventati dei best seller, oltre al libro che vedremo oggi ha scritto "Digital Minimalism" e "Deep work" che vedremo più avanti in altri podcast.





Dire a qualcuno segui la tua passione e fanne un lavoro non è solamente sbagliato ma rischia di essere un pessimo consiglio e lo si comprende subito sfogliando le pagine di "So Good They Can’t Ignore you".





Il punto è intraprendere qualunque lavoro con una mentalità da artigiano, non da impiegato, imparare il più possibile del proprio lavoro, appassionarsi a ciò che si svolge è la chiave per trovare la soddisfazione e la felicità nel svolgere una mansione.





Insegnamenti principali del libro:






  • Capire se il nostro lavoro ha gli ingredienti per diventare appassionante




  • Trasformare il lavoro in una missione




  • Costruire un capitale di abilità rare e di valore che ti permettano di diventare così bravo da non essere ignorato





NOTE SULL’AUTORE





Newport, anno 1982, è un professore universitario alla Georgetown University, parallelamente svolge la sua attività di scrittore, ha pubblicato sei libri, gli ultimi tre sono diventati dei Best Seller, nel capitolo 11 del podcast puoi ascoltare le informazioni del suo libro Digital Minimalist.







Moondo
https://moondo.info/so-good-they-cantignore-you/?utm_source=Blogger

Commenti

Post popolari in questo blog

Letture estive: “Io sono il Potere”, ovvero il cinismo rarefatto

Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno: un’oasi verde al confine tra Lazio, Molise e Abbruzzo!

Un pezzo di pane (da un racconto di Ignazio Silone)