“ Io sono il potere ”, confessioni di un capo di gabinetto anonimo che si dichiara “ della Prima, della Seconda e della Terza Repubblica ”, che Giuseppe Salvaggiuolo (capo della redazione politica della Stampa) ha raccolto e trasferito agli editor di Feltrinelli, è stato il “best seller” dell’estate per un mondo romanocentrico che ruota attorno alle dinamiche politico-istituzionali del sistema di governo. Per l’esattezza nel triangolo Palazzo Chigi, Ministeri, Magistrature amministrative. Tutto il resto essendo marginale, nel testo e nella vita dell’anonimo autore. Già questa iper-baricentrazione esistenziale, professionale, relazionale, gergale, è la chiave stilistica di un libro a cui manca l’aria del nostro tempo, del mondo che ci circonda, delle meraviglie e delle nefandezze per le quali si sogna e ci si indigna. Nell’ansia di confermarsi in ogni pagina “ anche oggi al centro del Potere, anzi: anche oggi io sono il Potere ”, non c’è più spazio per nulla. Non c’è un teatro, uno spet
Al centro Italia, tra il Lazio, il Molise e l’Abbruzzo sorge una delle riserve naturali più particolari del nostro Paese. Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno: un’oasi verde al confine tra Lazio, Molise e Abbruzzo. Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno [caption id="attachment_18119" align="aligncenter" width="1200"] Lago di Posta Fibreno (http://www.spiritwindimages.com)[/caption] Il Lago di Posta Fibreno si trova nella Riserva Naturale che prende il nome proprio dallo specchio d’acqua. Si tratta di un bacino di forma allungata che decora la zona ai piedi dei Monti Marisicani da un lato e del versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo dall’altro. Il lago è alimentato da un ampio sistema di sorgenti sotterranee, infatti quest’area è assai caratterizzata dal carsismo. Al centro del lago sorge una vera perla della natura: la Rota! La Rota è un’isola galleggiante formata al centro del lago da arbusti che durante l’anno cambia posizione a seconda dei v
Siamo in Abruzzo negli anni della seconda guerra mondiale. "Fare la carità è adesso un peccato?" Chiese Caterina al carabiniere, accusata di aver dato un pezzo di pane e di aver indicato la strada ad un uomo che per le autorità era un soldato nemico. " Non ti sei accorta " gridò il carabiniere " che non era un uomo di questa contrada, che quell'uomo era un soldato nemico? Non potevi riflettere prima di farlo? Che aspetto aveva? " incalzò il fratello Cosimo. " Cosa c'era da riflettere. Anche quello è figlio di madre. Aveva fame... e un aspetto d'uomo " Rispose semplicemente Caterina. Il carabiniere andò via minacciando di fare un rapporto. Ritornò dopo qualche mese ma con una visione diversa del fatto: Caterina meritava una medaglia, era una benemerita perché aveva dato un pezzo di pane ad un nemico che ora era un alleato. Le cose erano cambiate e anche il modo di decidere se un fatto è bene o è male. " Cosa è cambiato il bene o
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