Uno spettacolo indecoroso. Calate il sipario sulle elezioni del Presidente!

Non voglio parlare di chi sarà il prossimo presidente e quando lo sarà devo dire che non mi appassiona più, credo che abbia ragione Piero Calamandrei e condivido: "Una delle offese che si fanno alla Costituzione è l'indifferenza alla politica".





E partendo da questa perla di saggezza credo che lo spettacolo che da lunedì viene trasmesso a reti unificate sia indecoroso, indegno e soprattutto poco rispettoso di tutti noi, sì tutti noi uomini e donne che inermi, ad ogni ora, vediamo un piccolo gruppo di eletti che dichiarano o meglio delirano non tenendo conto del periodo che viviamo e che siamo costretti a subire.





Sapete cosa mi fa uscire dal senno, che quelle schede bianche e quelle astensioni sono esattamente lo specchio di chi siamo diventati, una sceneggiata pessima, raccontata h24, la cronaca triste dell’incapacità e dell’indifferenza.





Ci lamentiamo perché i cittadini non votano e allora che cosa pretendiamo? Una sfilata di voti fasulli, una kermesse di gossip e una serie sconfinata di dichiarazioni fantasiose, c’è anche chi si permette di dire che vuole tornare a casa dai figli... ma che voglia di venire sotto Montecitorio e dirvi che non siete degni di rappresentarci.





E allora, permettetemi una digressione, torno ad un dolore che provo molte volte, vivendo a Roma e frequentando spesso il centro, ormai è impossibile avvicinarsi a Montecitorio e Palazzo Chigi, prima era possibile attraversare i due slarghi e camminare davanti ai palazzi del potere, adesso tutto blindato, che pessima scelta, che terribile e miope idea quella di allontanare i cittadini dai palazzi della democrazia. Perché cari voi parlamentari, vi ricordo che siete eletti da noi e rappresentate noi, che con l’avvento del comico altro che inclusione e movimento, la casta si è fortificata, volete essere inavvicinabili perché forse siete davvero i vincitori di una lotteria inaspettata. Le zone delle istituzioni chiuse in nome della sicurezza? La verità, cari e care voi, è che avete paura delle vostre ombre!!!





Sono proprio stufa di vedere un teatrino, privo di strategie e tattica, una banda di suonatori stonati, altro che Prima Repubblica, altro che politici veri, la politica non abita più i palazzi che dovrebbero difendere la nostra Costituzione. E nel circo compare anche l’idea di una donna Presidente, ma si può tollerare la frase “è il momento di eleggere una donna”, una donna non un nome, una persona in particolare, e poi giù nomi così buttati a caso tanto le donne sono poche. Ma le nostre parlamentari non dicono nulla? Fanno il gioco di uomini che hanno un cognome, tutti si prestano a questo spettacolo mortificante della politica e delle famose quote.





Cosa importa chi verrà eletto, nelle sedi di partiti che si atteggiano a tali, si parla di sgabelli e poltroncine, di prossime elezioni e percentuali ad una o due cifre. Fuori milioni di persone con il virus, una burocrazia che è peggio della malattia, le scuole in subbuglio, ed una valanga di soldi da gestire di cui presto l’Europa ci chiederà conto.





Più in là oltre i confini infuriano guerre e invasioni minacciate, indipendenze messe in discussione e oggi perdonatemi mentre tutti hanno pubblicato campi di concentramento, ricordi e immagini simboliche, questa stessa Europa finge di non vedere i campi delle isole greche dove si vive in condizioni vergognose dove la dignità non esiste, dove si è numeri e non si hanno documenti, la stessa Europa che permette campi di detenzione in Libia e che lascia in balia delle onde e del mare vite umane, per non parlare del confine bielorusso con la Polonia.





Dobbiamo celebrare la Memoria, dobbiamo ricordare e onorare la memoria di tutte le vittime, impedendo che riaccada, impedendo che altri innocenti muoiano, perché forse voi che votate a caso ponendo il volto alla telecamera mentre sfilate in Parlamento, non sapete che gli esseri umani sono tutti uguali, tutti con gli stessi diritti anche se non tutti sono nati nei luoghi giusti. E mi dispiace che a questo gioco si stiano prestando tutti, il compassato e intoccabile Draghi si è accorto che si fa il gioco delle tre carte? Quel gioco antico che io napoletana conosco bene e che frega l’ingenuo sempre…





Insomma un po’ di ritegno nei confronti di chi oggi non ha riaperto la sua attività, dei giovani che vanno a scuola nel caos più totale, di chi ogni giorno prova a resistere alla crisi economica, a quegli anziani soli che non hanno assistenza, a quelle donne che sono morte per la mano di uomo violento , a quei bambini che non sanno se avranno un futuro, un po’ di rispetto per chi non partecipa al vostro triste spettacolo, spettacolo a porte chiuse perché il pubblico avrebbe il diritto di protestare e calerebbe il sipario su tanto squallore.





Chiudo con Platone “Una delle punizioni dovute al rifiuto di partecipare alla politica è che finisci con l'essere governato da tuoi inferiori”.



Moondo
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