Esencial3io= L'errore non esiste. Esistono opportunità

Come si sono conosciuti gli Esencial3io= - Giovanni Imparato, Marco Cappelli e Louis Siciliano?





(Giovanni) In effetti le affinità " elettive " si sono manifestate nel nostro caso in maniera diretta e semplice. Io conobbi cronologicamente prima Marco, ciò avvenne a Napoli, faceva un sano scalpore tra noi musicisti la notizia di una emigrazione "musicale ", me lo sono sempre ricordato... e pensavo a lui chiedendomi: "chissà come suona la chitarra? Ma perché poi New York, se viene dal mondo classico/contemporaneo"? Ma c'era a prescindere una "luce" che mi portava a volerlo incontrare... e finalmente "ascoltarlo" se non suonare proprio insieme. Quando ho conosciuto Louis, in particolare suonavo con una pianista cubana in un jazz-club, scorsi un viso sorridente e molto cordiale (dietro occhiali, barba e capelli lunghi), la sua purezza di espressione mi colpì molto... io ho sempre cercato delle Anime musicali come quelle di Louis e Marco.





Nella creazione artistica pura e dal vivo, come il vostro Invocation, c’è spazio per l’errore?





(Louis) L'errore non esiste. Chi pensa in termini di errori è fuori strada. Già pensare all'errore bocca l'energia. Una volta Miles era sullo stage, questo me l'ha raccontato Wayne Shorter, Herbie mette un accordo "farlocco", in quel momento vorrebbe morire, Miles su quell'accordo crea una pennellata di magia che ha intriso l'intero pezzo che stavano suonando. Non esistono errori. Esistono opportunità.





Raccontateci qualcosa della sera in cui avete dato vita all’album: emozioni, ricordi, impressioni…





(Marco) Noi lasciamo che sia il suono a "partorire" la dimensione creativa. Poi una volta che sul tavolo da gioco ci sono degli elementi ci relazioniamo con essi e tra noi, creando il tessuto all'istante. In questo modo di intendere il suono vivono tutte le nostre esperienze e tutte le nostre emozioni.





(Giovanni) quando li ho incontrati ho "goduto" la affinità umana con me... infatti suonare poi è stato un dettaglio... come se avessi sentito familiarità "cellulare " con loro due... questa condizione ha fatto in modo che appena è capitato di incontrarci imbracciando i nostri strumenti... si è concretizzata la frequenza identitaria di noi tre... come se avessimo suonato insieme da sempre! 





Perché avete deciso di intitolare l’album “Invocation”?





(Louis) Non è univoca l'invocazione. Ognuno invoca ciò che "sente". Essendo l'intero cosmo un organismo vivente mutante. L'istante prima non è mai uguale a quello dopo. Così la nostra Musica. Io personalmente mi sento molto in risonanza con la Madre Terra, la Pachamama e gli alberi li considero i nostri antichi Maestri. Quando la "vuota infinità" lascia emergere il respiro "libero", ecco che si palesa la nostra invocazione. Essa non passa per il mentale. È pura Musica!





Quali sono i prossimi progetti del trio?





(Marco) Stiamo lavorando a molti progetti, tra cui un tour americano e l'idea di arrivare pronti alla prossima stagione di festivals Italiani ed Europei. Lo "spin" del disco, che sta andando benissimo già a pochi giorni dalla sua uscita, ci incoraggia molto a crederci. Essential3io è un fenomeno contagioso, e noi siamo malatissimi!





(Giovanni) La nostra ovvia caratteristica sarà la cosciente " irrepetibilità"... non sarà MAI lo stesso concerto ... stiamo predisponendoci al tour.



Moondo
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