Guerra tra Armenia e Azerbaigian

Rassegna stampa dal 21 al 27 settembre 2020





La guerra congelata dal 1994 si è riaccesa improvvisamente durante la notte del 27 settembre quando l'esercito azero ha bombardato le postazioni delle forze indipendentiste armene che avevano attaccato e poi ha lanciato una controffensiva. Immediatamente i separatisti armeni hanno proclamato la legge marziale e la "mobilitazione generale". Armenia e Azerbaigian hanno fatto lo stesso a distanza di poco hanno fatto lo stesso.





"Il governo ha deciso di dichiarare la legge marziale e la mobilitazione generale", ha scritto su Facebook il premier armeno Nikol Pashinyan. La presidenza azera ha comunicato la proclamazione della legge marziale e il coprifuoco nella capitale Baku e in altre città. Una guerra di propaganda e di accuse reciproche a colpi di comunicati e post sui social.





Come viene riportata dall’ANSA almeno 32 separatisti armeni sono stati uccisi, secondo una nota ufficiale. Almeno 15 soldati separatisti della regione del Nagorno-Karabakh sono stati uccisi oggi, 28 settembre, nei combattimenti con l'Azerbaigian, ha riferito il ministero della Difesa della provincia secessionista sostenuta dall'Armenia. Questo porta a 32 il totale dei soldati uccisi dall'inizio dei combattimenti. Secondo quanto comunicato, sono morti anche cinque civili azerbaigiani e due civili armeni del Karabakh, portando il bilancio ufficiale delle vittime a 39 in sole





Il coronavirus nel mondo





Secondo il bollettino ufficiale del governo di New Delhi l'India ha registrato ben 88.600 nuovi casi accertati di coronavirus nelle ultime 24 ore, durante le quali sono morti 1.124 persone e ha finora avuto un totale di 94.503 vittime.
L'India è il terzo Paese al mondo per morti da Covid-19 dopo Stati Uniti e Brasile che ha superato i 140mila morti (140.547) e ha fatto sospendere il carnevale di Rio de Janeiro fino a data da destinarsi.





Mentre è il secondo Paese al mondo dopo gli Usa per numero di contagi totali dall'inizio della pandemia, sfiorando nelle ultime 24 ore i sei milioni (5.992.532).





Anche nuovi lockdown locali nel Regno Unito sulla scia della progressiva accelerazione del rimbalzo di contagi. Questa volta a introdurli è il governo locale del Galles. Salgono così a circa 16 milioni (su 66 milioni di abitanti) i britannici sottoposti ora a un lockdown bis localizzato. Impennata di contagi intanto pure in Scozia, con un picco quotidiano post-estivo di 588 test positivi in più.





Parigi





Il settembre un pachistano di 18 anni con una mannaia ha ferito due persone davanti la vecchia sede di Charlie Hebdo confessando di averlo fatto perché "non sopportava le caricature del profeta Maometto" pubblicate di nuovo di recente dal giornale satirico.





Il pachistano Alì H. ha "riconosciuto" e "rivendicato" il suo atto. Stando a informazioni ottenute dalla tv BFM, l'uomo riconosce "una dimensione politica della sua azione". Il pachistano ha dichiarato agli inquirenti che pensava di agire contro Charlie Hebdo, ignaro che la redazione si fosse trasferita in un luogo segreto da ormai 4 anni.





USA





Secondo l’accusa lanciata dal New York Times, Donald Trump non avrebbe pagato tasse federali sul reddito in 10 degli ultimi 15 anni.





Dalle dichiarazioni fiscali del presidente americano si riscontrano debiti per centinaia di milioni, con diversi problemi legati alle proprietà della Trump Organization e una serie di operazioni di storno per evitare di pagare il dovuto al fisco. 





Il quotidiano sottolinea che nel 2016, anno della sua elezione alla Casa Bianca, Trump avrebbe pagato appena 750 dollari di tasse federali sul reddito, precisano che il capo della Casa Bianca ha pagato la stessa cifra nel suo primo anno in carica.





Donal Trump durante una conferenza stampa alla Casa Bianca replica:





"Sono fake news, solo fake news". Il presidente afferma di aver pagato decine di milioni di dollari in tasse personali al governo federale, compresi milioni di dollari da quando ha annunciato la sua candidatura nel 2015, aggiungendo in una nota il legale della Trump Organization, Alan Garten, che ha definito l'inchiesta pubblicata dal New York Times "inaccurata".





Traffico aereo internazionale





La pandemia ha fatto crollare il giro d'affari di 400 miliardi e nel 2020 è previsto un rosso complessivo di 80 miliardi. Per le compagnie aeree la parola d’ordine è una sola: SOPRAVVIVERE.





Il settore aereo è fra i più colpiti dalla pandemia e dalle restrizioni che ne seguono è costretto a fare i conti con numeri da incubo. Durante l'estate qualche segnale di ripresa, ma gli ultimi dati sui contagi rincalzano il pessimismo. L’organizzatore del settore afferma "Le quarantene ci stanno uccidendo". Secondo i dati della Iata il traffico internazionale è in calo del 92%





Le aspettative sono per una perdita complessiva di oltre 80 miliardi di dollari nel 2020. Quest’ anno il traffico aereo dovrebbe più che dimezzarsi. I voli saranno circa 6 milioni. Secondo un recente studio dell’agenzia di rating Standard and Poor’s la situazione non tornerà alla normalità prima del 2024. Unica nota di sollievo è il prezzo del petrolio a cui è legato il costo dei carburanti, grossa voce di spesa per le compagnie, a sua volta in discesa e stabilizzato su livelli bassi.





Florida





Dopo anni di prigionia nel circo Ringling Bros, gli elefanti avranno la libertà in un nuovo centro in Florida.





Un percorso iniziato nel 2005, quando la compagnia circense «Feld Entertainment» che gestisce il circo ha annunciato che avrebbero smesso di usare gli animali durante i loro spettacoli.





Il centro «White Oak Conservation» ha quindi acquistato 35 elefanti asiatici dalla Feld Entertainment per creare la più grande comunità di elefanti asiatici dell’emisfero occidentale. L’habitat sarà di 2500 acri e dovrebbe essere completato nel 2021.





Michelle Gadd che lavora per la Walter Conservation all'interno del centro ha confermato che Il nuovo spazio permetterà agli animali di vivere in paludi, boschi e pianure con oltre 11 laghetti a disposizione. «Li faremo tornare a uno stile di vita simile a quello in natura».





Gli elefanti asiatici sono una specie a rischio di estinzione e la loro popolazione si è dimezzata negli ultimi 75 anni. Il loro habitat si è notevolmente ridotto a causa della deforestazione, dell'agricoltura e dell’espansione industriale. Sono oltretutto animali minacciati dalla terribile caccia illegale per il commercio della loro pelle e dell'avorio. L’obiettivo è che gli elefanti si adattino al meglio nel loro nuovo habitat.



Moondo
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