Valentina Bisti
Faccio il mestiere più bello del mondo! Come ci sono arrivata? Intanto portando a casa, dopo un liceo classico frequentato in modo non proprio esaltante, una laurea in lettere indirizzo spettacolo. Mi sono specializzata in cinema. La mia tesi di laurea porta alla ribalda un attore molto amato, il premio oscar per il film Il mistero Von Bulow, Jeremy Irons. Ho trattato la lettura di sei film principali dal punto di vista psicologico, interpretazioni straordinarie del grande attore britannico. Dunque, mi sono laureata con un risultato di tutto rispetto ed ecco che arriva, esattamente il giorno dopo, la possibilità di entrare a far parte della grande famiglia Rai, giunta, in modo completamente inaspettato, grazie al suggerimento di un’amica carissima e all'incoraggiamento della mia mamma, a partecipare alla selezione per accedere alla Scuola di giornalismo Radiotelevisivo di Perugia, proprio all'indomani della raggiunta vetta universitaria.
In
una calda giornata di luglio del 2000 entro in contatto con il Centro
Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in
Giornalismo Radiotelevisivo, fondato nel 1992 dalla RAI –
Radiotelevisione Italiana e dall’Università degli Studi di
Perugia. E la mia vita ha preso un indirizzo, dopo aver incontrato il
sogno di entrare a far parte dell’Azienda leader della
comunicazione in Italia. Mi sono informata sugli esami da
intraprendere, sui documenti da preparare, sono entrata nel “ruolo”
ed è iniziato così un mese convulso, tanto mi separava dall’esame
per accedere alla più prestigiosa scuola di giornalismo. La
determinazione e la passione sono entrate in campo, hanno finito per
prendere le mie giornate, diventate frenetiche, per la preparazione
che ne è seguita. Ebbene, ce l’ho fatta, la strada per Perugia era
disegnata, mi aspettavano due anni di studio, di approfondimento, di
esami da sostenere, amici che diventeranno colleghi e con i quali
trascorrere ore di studio e di svago. Anni straordinari, quello che
sarebbe diventato il mio mondo si apre a uno studio produttivo, a un
percorso da costruire, e la gioia si fa piano piano spazio nel mio
cuore, mi sento pronta ad affrontare il futuro. Sento che posso
farcela. Vivo a Perugia dalla domenica sera, quando ritorno da Roma,
con verdurine pronte, minestrone appena fatto, leccornie portate da
casa e accolte con gioia e con l'acquolina in bocca dai compagni di
studio e di casa, fino al successivo venerdì, quando riprendo la
strada verso Roma, a casa.
Con
coraggio, dopo un anno di frequenza, ho aperto le porte del TG1, si,
proprio il TG1, la Rai non mi bastava, volevo il top, il TG
nazionale. Con determinazione ho trovato, durante le pause estive,
spazio in due stage da effettuarsi a Saxa Rubra, al secondo piano
della Palazzina a nord, nella redazione Cronaca. Il sogno diventa
realtà, una realtà a tempo, ma pur sempre una realtà. Trascorsi i
due anni a Perugia, sostengo l’esame finale, divento giornalista
professionista, entro nel mondo del lavoro presso Radiocapital e
contemporaneamente lavoro alla realizzazione dei primi siti legati al
mondo televisivo e cinematografico. Erano gli anni 2000 e il mio
occhio rimane attento e rivolto all’universo Rai. E arriva un primo
contratto di 35 giorni, a contatto con Pino Scaccia, volto noto della
televisione, giornalista, inviato di guerra, il mio primo grande
maestro, per un affiancamento nel difficile caso dell’omicidio di
Serena Mollicone ad Arce.
Negli
anni a seguire mi accoglie la redazione cronaca del Tg2 e la rubrica
del Tg2 Costume e società. Muovo i primi passi nel variegato
mondo della televisione. Nel 2003 torno definitivamente al Tg1. La
Redazione Cronaca si apre, consente l’inizio di un cammino
straordinario e in salita, durato 10 anni, verso l’assunzione a
tempo indeterminato, udite udite, al TG1. In quegli anni ho
conosciuto e mi sono fatta apprezzare dai direttori, dai
caporedattori e dai colleghi. Parlo di Carlo Pilieci, di Clemente
Mimun, Marco
Franzelli, Mario Orfeo, Filippo Gaudenzi, Andrea Montanari,
Giuseppe
Carboni, solo per citarne alcuni.
Mi
occupo prima di politica nella redazione interni, poi di cronaca
italiana e successivamente lavoro nella redazione società e sport
occupandomi di varie tematiche: dall’ambiente alla violenza contro
le donne, dalla scuola alla medicina, dal rischio spopolamento dei
piccoli borghi italiani ai più grandi eventi sportivi, da Matera
2019 alle piccole storie che fanno grande il nostro paese. Mi sono
immersa nel sogno, felice di imparare ogni giorno dinamiche, persone
nuove e straordinarie da accogliere, per imparare, avida di
accrescere il mio patrimonio personale, vogliosa di confrontarmi con
quei personaggi che hanno animato miraggi e speranze. Un nome per
tutti, il
Presidente,
Vincenzo Mollica. Per me rappresentava la formazione, il punto di
arrivo, voleva dire salire la scala nel multiforme mondo della
cultura, mentre fantasticavo un futuro gioioso e luminoso. Un viaggio
sorprendente in una grande Azienda, persone di fronte alle quali ti
senti piccola, ma nello stesso tempo senti dentro di te nascere la
fierezza, la certezza che crescerai con tutti loro e sai per certo
che devi impegnarti ogni giorno un po' di più, per occupare quel
posto che, immagini, ti attende.
Il Direttore Augusto Minzolini mi inserisce nello spazio, in diretta, nel TG1 delle 20, per presentare il Meteo, dove con le informazioni dell'Aeronautica Militare, prepariamo previsioni, curiosità, informazioni. E qui si apre un capitolo doloroso degli anni passati. La perdita di amici cari. Stefano Campagna, l'amico con il quale ho lavorato in grande sintonia, ci lascerà qualche anno dopo portando con sé un'amicizia preziosissima e altrettanto affettuosa. Accanto a lui non posso non ritrovare un altro amico, un compagno di lavoro unico, Andrea Pesciarelli. Il ricordo si sposta su un amico difficile da dimenticare, Matthias Filippone Thaulero, che ritrovo tra le pieghe del mio cuore a Perugia durante la Scuola di Giornalismo, morto anche lui, come Andrea, tragicamente in un incidente stradale. Tre persone speciali, tre amici del cuore, mi accompagnano e mi fanno compagnia da lassù lanciandomi incoraggiamenti e suggerimenti unici e prodigiosi.
Improvvisamente,
come accade spesso nel mestiere del giornalista, sono stata inviata
all'isola del Giglio, per seguire il naufragio della Costa Concordia.
Sono seguiti tre anni a contatto con un'isola bellissima e abitata da
gente speciale, con la quale è nato un rapporto altrettanto speciale
che mi ha accompagnato, in particolare, fino alla realizzazione dello
speciale TG1 "Concordia
ultimo atto", che ha raccontato in immagini la vicenda finale
della Concordia, la completa demolizione, per proseguire con lo
smantellamento, lo stoccaggio e la trasformazione dei materiali.
Ho
lavorato nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 2016
e 2017. Sono seguite giornate piene, incentrate su più dirette, con
la Protezione civile a fare da sfondo, con il dolore degli sfollati,
dei superstiti, con i morti da piangere e da seppellire. Come
dimenticare la disperazione dei vivi alla ricerca dei propri cari, lo
sconforto di chi ha perduto tutto, la casa, i propri averi, gli
affetti, e le giornate scandite da ore in attesa di veder apparire
qualcuno disperso da sotto le macerie.
Dalle
tragedie della Concordia e del terremoto, il video mi porta a
raccontare più realtà, come lo sport, dal tennis alla grande
passione per la Roma, la mia squadra del cuore, accompagnata dalla
musica con in testa Vasco Rossi, per volare a Matera e alla cultura,
e tanto altro ancora. Gli interessi personali hanno finito per
intrecciarsi con il lavoro, in un connubio che ha regalato giornate
avventurose e ricche di eventi laddove l'impegno ha sposato
l'attenzione e il coinvolgimento.
Il
mio impegno e la voglia di fare mi portano verso la conduzione del
tg1, e questo dal 2010, quando inizio
con i telegiornali
della fascia notturna, per poi passare all’edizione delle 16.30 e
attualmente al tg1 di punta delle 13.30.
La svolta più importante si verifica con l’assegnazione della conduzione della prima trasmissione televisiva, nel 2013, negli spazi di approfondimento del Tg1, all’interno di Uno Mattina Estate insieme ad Alessio Zucchini. Qualche anno dopo, nel 2017 ritorno, e questa volta al timone, a Uno Mattina Estate, che vado a condurre insieme a Tiberio Timperi. L'anno successivo, nel 2018, ritorno a condurre in coppia con Massimiliano Ossini e nel 2019 ho al mio fianco Roberto Poletti. A giugno 2019 la coppia Bisti-Poletti viene confermata anche per la conduzione dell'edizione autunnale del programma. Mi aspetta una levataccia, anticipata di mezzora rispetto alla versione estiva, che mi aggiunge il piacere di trascorrere la mattina in compagnia dei telespettatori, dopo aver dato loro il buongiorno. Uno Mattina è programma storico della Rai, va in onda dal 1986 su Rai 1, ed è realizzato in collaborazione con il TG1 e trasmesso dallo Studio 3 di Saxa Rubra.
Tra
i riconoscimenti ottenuti voglio annoverare:
2009 - Premio Stigliano Messuti come miglior giornalista giovane italiano
2011 - Giogo d'argento
2013 - Premio Massimo Troisi
2013 - Premio letterario Letizia Isaia
2014 - Penna d’oro come Federdama
2017 - Premio Le Stelle del Sud
2017 - CineCibo
2018 - Premio giornalistico televisivo Napoli Cultural Classic
2018 - Premio internazionale Basilicata presso le Giornate del cinema di Maratea
2019 - Premio Carlo D’Angiò
Non
solo lavoro. Ho anche una vita privata, ricca di affetti e circondata
di comprensione e amore. L'uomo della mia vita è Claudio, mio marito
da 18
anni. Con lui condivido il mio tempo libero e le mie passioni, la
casa, la gatta, il cinema, il calcio, il quieto vivere a contatto con
la campagna e la natura, il riposo di fronte a un caminetto acceso.
Non ho avuto figli, ma ho due cugini splendidi, Claudia e Lorenzo,
più piccoli di me e con i quali rinnovo di tanto in tanto il piacere
di recuperare il tempo dell'assenza, per ritrovarci e condividere il
bello della vita. Claudia è maestra di musica con l'inseparabile
violino, Lorenzo è un pilota della Marina Militare, sposato con
Amanda. Con loro condivido passioni comuni: la musica classica e il
volo, senza tralasciare il piacere della tavola. E poi la famiglia,
gli incontri con una tovaglia sempre pronta a stendersi, l'ironia
toscana in agguato, pronta a tirare fuori qualità nascoste e piccoli
difetti.
Le mie oasi di pace: Fregene e Civita di Bagnoregio, dove mi allontano dal mondo frenetico della televisione. Mi ritrovo e mi rilasso con un libro in mano e soprattutto mi dedico a Claudio. Il luogo del cuore è il Casentino, in Toscana, con Romena e Don Luigi come punto centrale. Non dimentico l'amata e nello stesso tempo ombrosa gatta Giuditta, che non si allontana dalla casa in cui viviamo e che finisce per soffiare adirata ogni volta che ci allontaniamo.
Una vita piena la mia, ricca di eventi, ma anche di tranquillità, con un papà e una mamma seppur lontani tanto vicini a me, presenti e attenti al mio andare. Una nonna orgogliosa di me, un nonno amato che non c’è più, gli zii affettuosissimi e disponibili a correre in soccorso, in qualsiasi occasione, sia di gioia che di affanno. Termino il mio racconto con una lunga lista di amici cari, pronti a gioire e a vivere i pochi momenti di libertà in allegria, condividendo piccole preoccupazioni, facendoci compagnia e animando pomeriggi e serate.
Moondo
https://moondo.info/valentina-bisti/?utm_source=Blogger
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