Scontro tra Di Maio e Benetton: "Atlantia azienda decotta"
È guerra fra i Benetton e Luigi Di Maio. Intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta su Atlantia il vicepremier ha detto che il governo ha promesso alle famiglie delle vittime del ponte Morandi che avrebbe revocato le concessioni autostradali ai Benetton. Pertanto quando questo accadrà Atlantia perderà valore in borsa e diventerà un’azienda «decotta»: «Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare gli aerei».
Affermazioni a cui è seguita la replica di Atlantia, che si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi: «Queste dichiarazioni perturbano l’andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri “essere ancora in corso”, e determinano gravi danni reputazionali per la società».
Poco dopo Di Maio ha ribattuto: «I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime».
Intervistato dalla Stampa l’altro vicepremier Salvini ha preso le distanze da Di Maio: «Stiamo parlando di una società che dà migliaia di posti di lavoro, è quotata in Borsa e fattura decine di miliardi di euro. Prima di dare giudizi sommari, quando ci sono di mezzo posti di lavoro io sono sempre molto attento».
«Di Maio ha voluto colpire il gruppo a borse aperte quasi a dimostrare al suo vecchio amico e ora rivale, Alessandro Di Battista, che quando vuole la sa sparare più grossa di lui. Ora del gruppo Atlantia tutto si può dire tranne che sia “decotto” e comunque non si è mai visto un ministro di un paese del G7 puntare a buttare giù il titolo di un’azienda nazionale» [Di Vico, CdS].
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Moondo
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