Riavviare le opere incompiute potrebbe creare 870mila posti di lavoro
La classifica delle incompiute: il progetto della Tav (un lavoro da 9 miliardi dopo le ultime revisioni) cominciò nel 1991, la Gronda di Genova (5 miliardi) nel 1989, la Asti-Cuneo (2 miliardi) nel 1998, la terza corsia dell’A11 Firenze-Pistoia (500 milioni) nel 1999, la statale 106 Ionica (1,4 miliardi) nel 2002, l’autostrada Cremona-Mantova (1 miliardo) nel 2005, l’alta velocità Brescia-Verona (2,5 miliardi) nel 2003. Ci sono casi storici: è tuttora esecutivo ma sospeso il progetto dell’Autostrada “due mari” Grosseto-Fano, finanziato con 380 milioni e concepito nel 1956. Nel complesso, le 53 opere che valgono 100 o più milioni oggi bloccate valgono 51 miliardi, e 550 opere medio-piccole altri 2,3 miliardi. L’Ance calcola che avviarle può creare 870mila posti di lavoro e 187 miliardi di ricadute per l’economia [Occorsio, L’Espresso].
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Moondo
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