A proposito di violenza sulle donne
Apollo e Dafne (Ovidio, Metamorfosi, libro I). “Fer pater… opem… qua nimium placui mutando figuram!”. "Aiutami padre cambia questa forma per cui io piacqui troppo". Sono questi i versi più struggenti del mito di Apollo e Dafne, raccontato da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Dafne chiede disperatamente aiuto al padre, è disposta a scomparire, a sprofondare nel nulla pur di sfuggire alle pretese d’amore di Apollo che la insegue ostinato e non è disposto ad accettare il suo rifiuto. "È l’amore il motivo del mio inseguimento" (Amor est mihi causa sequendi) le grida cercando affannosamente di raggiungerla. Ma il suo è un amore egoistico che pretende di possedere a tutti i costi, un amore non amore perché non rispettoso dei desideri e dei bisogni altrui. Dafne non cede alle lusinghe e continua la sua corsa forsennata. "Attenta puoi farti male!", ammonisce il Dio, quasi a significare "te ...