Post

Osare In Grande

La Vulnerabilità non è debolezza La vita appartiene a chi entra nella arena, Brené Brown ci accompagna in questa sessione terapeutica col suo libro -Osare in grande- dove possiamo comprendere e analizzare come funzionano alcuni dei blocchi emozionali più pesanti, che ci frenano, che ci impediscono di vivere a cuore aperto e godere di questa esistenza nella sua pienezza. Osare in grande è una introspezione che ci mette davanti a una realtà spaventosa, siamo completamente esposti emozionalmente, la vulnerabilità che molti nascondono sotto vesti e maschere diverse rappresenta invece un coraggio estremo, abbracciarla e accettarla ci da una forza sconosciuta prima. Il concetto più rivelatore di OSARE IN GRANDE è quello delle porte emozionali, non puoi chiudere una porta, e lasciarne aperta un altra, quando si tratta di emozioni. Nel senso, se decidi di chiudere la porta dell’amore genuino, spassionato, o di buttarti a cuore aperto in una rel...

Come collaborare con le persone difficili

L’umanità è bella perché varia, dice qualcuno. Certo, ma alcune variazioni mettono a dura prova la nostra pazienza. Collaborare con persone difficili è come cercare di ballare il tango con un ippopotamo: faticoso, imprevedibile e con un’alta probabilità di farsi male. Eppure, a meno che non vogliamo trasferirci su un’isola deserta (e anche lì probabilmente qualche gabbiano sarebbe difficile da gestire), dobbiamo trovare un modo per lavorare con tutti. Primo comandamento: stabilisci i confini. Se qualcuno invade il tuo spazio mentale come un turista molesto in fila al bar, faglielo sapere. Con calma, senza esplodere. Un semplice: “Quando fai questo, mi mette in difficoltà. Preferirei che evitassi” funziona meglio di un’esplosione nucleare di frustrazione. Secondo: usa le parole giuste. Thomas Gordon ha inventato gli “I-message”, che non sono un’app di messaggistica, ma un metodo per esprimere un disa...

Come smettere di preoccuparsi e iniziare a vivere

Tecniche e metodi per gestire stress e smettere di preoccuparsi. Stress, preoccupazioni, paure ci inseguono ogni istante e svuotano la nostra energia, gestire queste emozioni diventa fondamentale per affrontare nel migliore dei modi le situazioni che ci accadono, risparmiando le forze mentali e fisiche per agire, piuttosto che sprecarle nel pensare a quello che succederà, e che spesso non succede. Dale Carnegie nel suo libro come smettere di preoccuparsi e iniziare a vivere ci illustra una serie di tecniche e metodi, e storie di persone che sono riuscite a domare la preoccupazione, un testo semplice e come accade spesso con Carnegie molte cose possono sembrare banali, ma non le fa nessuno. Preoccuparsi può portare a seri disturbi fisici e mentale, è imperativo almeno provare a superare queste condizioni della mente e vincere la preoccupazione Esploriamo alcune tecniche che ci suggerisce l’autore come vivere in compartimenti giornalieri 3 passi per analizzare una sit...

Big Tech e Governo USA

Il LinkedIn Top Post di oggi è di Alec Ross che ci parla del ruolo dei grandi leader di Big Tech americano: Mark Zuckerberg, Elon Musk, Jeff Bezos e altri nella governance degli Stati Uniti e sugli effetti transatlantici, inclusa l’Italia. Buona lettura. Moondo https://moondo.info/big-tech-e-governo-usa/?utm_source=Blogger

Ti ricordi il primo giorno di lavoro?

Immagine
32 anni fa entravo per la prima volta in fonderia con l’intenzione di rimanervi il tempo necessario per trovare un altro posto meno duro. Ci rimasi per 13 anni. Non è stato il mio primissimo lavoro ma senza dubbio il primo importante e quel primo giorno lo ricordo come fosse oggi. Mi portarono immediatamente in magazzino per la consegna di tutto l'abbigliamento (a quei tempi non era ignifugo, quello venne dopo). Ricordo benissimo un tizio, tale Paolo detto “Paulon” grazie alle sue dimensioni corporee, che urlando in dialetto con il magazziniere, Elio, disse “oh, ades i’asum anch i cirul!” Il che vuol dire “adesso assumono anche i marmocchi". Buongiorno, Rudy, benvenuto nel mondo del lavoro. Se dovessi trovare dei termini per definire come mi sentivo direi a disagio, inadeguato, fuori contesto. Ero giovanissimo, un "bimbo" ingenuo in una gigantesca fabbrica piena di brutali operaiacci… I quali sembrano così solo all'inizio poi son...

Ma stiamo impazzendo?

“MA STIAMO IMPAZZENDO? Una mamma mi ha detto: «Mio figlio ha chiesto a ChatGPT di scrivere un tema sul secondo capitolo de I Promessi Sposi di Manzoni inserendo nel tema gli errori che farebbe un quattordicenne». Questa è una cosa che mi ha fatto rabbrividire. E a me dispiace... ma non per la scuola, perché la scuola la finirete, vi diplomerete. Se il vostro obiettivo è arrivare al diploma, usate ChatGPT. Ma se il vostro obiettivo è essere uomini e donne di valore, cioè riuscire un domani a essere e lavorare meglio degli altri, dovete saper essere smart. Ma dovete essere voi smart, non ChatGPT. Quello che a me preoccupa è essere un quattordicenne al giorno d'oggi. In quasi vent'anni di insegnamento, dal 2007 al 2025, ho visto il quoziente intellettivo crollare e la soglia dell’attenzione abbattersi. Mi ricordo quando ero studente io: avevamo solo i libri, i professori e il nostro cervello. Dovevamo usare il cervello. O era finita....