Domani a Napoli la mostra su Bud Spencer a Palazzo Reale. Un ricordo di Giampaolo Sodano
Ero a Piazza del Popolo, piena di sole e di gente quel
giovedì di tre anni fa. Davanti alla chiesa le troupe televisive e migliaia di
braccia alzate con gli smartphone. La musica avvolgeva tutto. “C’è una festa?”
domandò una turista e un ragazzo rispose prima di me “non è ancora arrivato”
lasciando la donna interdetta proprio nel momento in cui arrivava la macchina
con Bud Spencer. Dalla folla si alzò un grido “bulldozer, bulldozer”: tutti
insieme: giovani e vecchi, ragazze in calzoncini da mare e anziane signore con
i cappelli di paglia, portatori di handicap in carrozzella e turisti giapponesi
con la guida e le bandierine. Tutti gridavano e si muovevano al ritmo di Dune
Buggy. Improvvisamente il silenzio, si sente soltanto l’orchestra, Bud è sceso
dalla macchina, un grande lungo applauso copre ogni altro suono.
L’ho conosciuto 27 anni fa, facemmo Extralarge, una serie di sei tvmovie prodotta dal figlio Giuseppe. Poi non abbiamo più avuto occasione di vederci, ma quando, 17 anni dopo, lo chiamai per chiedergli se era disposto ad interpretare il personaggio di un vecchio frantoiano in un filmcorto sull’olio fu felice di lavorare ancora una volta insieme.
E domani lo incontro di nuovo nella Sua Napoli, a Palazzo
Reale.
Buono, generoso, un animo semplice, ingenuo. La sua felicità
sul set di “Pane e Olio” fu cantare “Futtetenne” una canzone che aveva scritto
per invitare tutti a non dare troppa importanza ai tanti piccoli problemi della
vita quotidiana. Risentirla oggi ha il sapore di un messaggio e il tono di un
amichevole e paterno consiglio pieno di saggezza e di bontà.
Carlo Pedersoli è stato l’interprete migliore di quell’ “ama il prossimo tuo come te stesso”. E dove è andato lo sanno molto bene.
Moondo
https://moondo.info/domani-a-napoli-la-mostra-su-bud-spencer-a-palazzo-reale-un-ricordo-di-giampaolo-sodano/
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