Venezia, la luna e le tangenti

Venezia sott’acqua, danni incalcolabili, un patrimonio
culturale unico al mondo vicino al tracollo, la basilica di San Marco invasa
dall’acqua proveniente dal mare e quindi altamente pericolosa per il suo alto
contenuto di sale per la conservazione di opere d’arte risalente a secoli fa.





Il Mose una struttura faraonica di cassoni metallici che l’aria compressa dovrebbe sollevare al largo della Laguna per contenere le acque nella loro corsa verso la città è ancora incompleto: manca, a quanto affermano le autorità competenti, meno del 5% delle opere da realizzare, con una spesa di altri 7/800 milioni di euro, in aggiunta ai 7 miliardi già spesi, comprese i 33 milioni di tangenti accertati (ma altri sostengono che si tratta di un centinaio) un gruppetto di persone è stato condannato: qualcuno sconta la pena agli arresti domiciliari nella sua bella villa in terra ferma.





Venezia acqua alta e mose
Venezia acqua alta e Mose: progetti e polemiche.

Fino a questo punto è una storia (quasi) di ordinaria
amministrazione: fuori dall’ordinario è il fatto che la parte già pronta della
struttura non sia ancora stata messa in funzione, per un motivo molto semplice:
nessuno sa se funziona, nessuno ha mai seguito una prova, nessuno ha mai
provato a verificare se quei cassoni si alzano veramente a livello delle acque
per bloccarne il deflusso. Perché?





Sembra che i tubi dell’aria compressa in fondo al mare
tremino un po’, minacciando di tranciarsi, sembra che le cerniere alle quali
sono collegati i cassoni non corrispondono al progetto originario, sembra che
il software che dovrebbe consentire il funzionamento dell’impianto non sia
ancora disponibile, sembra che nessuno voglia assumersi la responsabilità di
premere il bottone di avvio, non sapendo esattamente cosa accadrebbe.





Una attenuante c’è: lo stipendio ridotto da 800.000 a
240.000 euro l’anno dei commissari potrebbe essere oggetto di riflessione ma
certo è che un’opera realizzata per acqua alta fino a 110 cm, quando il 13 novembre
scorso è giunta a 187 cm (qualche cm meno di quanto già accaduto nel lontano
1966), qualche dubbio lo solleva.





7 miliardi, un’altra bella sommetta ancora da spendere: per
qualcuno il Mose è stato un affare ma per chi? Per Venezia non sembra. Doveva
servire a nascondere i molti errori compiuti nella gestione della città
lagunare ma non è servito nemmeno a quello.





Possibile che nessuno, proprio nessuno, dimostri di essere
in grado di governare questo Paese?



Moondo
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