Conte maltrattato a Strasburgo
Il premier Giuseppe Conte ha parlato al Parlamento Europeo, radunato in assemblea plenaria a Strasburgo. Nonostante le molte aspettative – era la prima volta per Conte al Parlamento, per di più in un momento non semplice per la diplomazia italiana – il suo discorso è stato abbastanza generico e, soprattutto, ad ascoltarlo non è venuto praticamente nessuno, su 751 deputati se ne sono presentati un centinaio, mentre quando sono venuti a parlare - per il medesimo ciclo di dibattiti voluto dal presidente Tajani - Macron, Merkel e Sánchez l’aula era stracolma.
Conte ha detto che le priorità della prossima legislatura europea devono essere «lavoro e crescita» e ha addebitato i «dissidi sul piano bilaterale» alla incapacità di Bruxelles di proporre soluzioni.
La replica di chi ascoltava è stata durissima. Manfred Weder, tedesco, leader del Ppe e candidato alla successione di Juncker: «La recessione italiana è un problema per tutta l’Europa ed è colpa del vostro governo, non degli altri».
Il leader dei liberali, il belga Guy Verhofstadt, intervenendo in italiano, ha definito Conte «burattino mosso da Salvini e Di Maio».
Il leader dei socialisti, il tedesco Udo Bullmann, ha aggiunto: «Non è questa l’Italia che conosciamo, il vostro governo deve smettere di mostrarci questo viso inumano sui migranti».
A sua volta Conte ha controreplicato: «Avete offeso me e l’intero popolo che rappresento, io non sono un burattino».
Salvini ha replicato da Roma: «Che alcuni burocrati europei ci insultino è vergognoso. Preparino gli scatoloni».
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Moondo
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