Strage in discoteca, fermato per droga il ragazzo dello spray 

Strage in discoteca, fermato per droga il ragazzo dello spray


È stato identificato il ragazzo che venerdì notte avrebbe spuzzato uno spray urticante all’interno della discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo (Ancona), provocando il panico che ha poi portato alla morte di sei persone. È un sedicenne dell’Anconetano ed è ora in stato di fermo perché è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti e contanti durante una perquisizione dei carabinieri in un residence di Senigallia, e non per quanto avvenuto nel locale: per quella vicenda, il ragazzo non è ancora indagato e non è ancora stato sentito dai pm. Le procure ordinaria e minorile di Ancona sono, infatti, molto caute. L’ipotesi per cui procedono, per ora, è quella di omicidio preterintenzionale, ma contro ignoti. Anche perché il nome del minorenne non è l’unico che è stato fatto dai testimoni oculari (ne sono stati ascoltati più di 80). Secondo il dj del locale, Marco Cecchini, figlio di uno dei gestori, lo spray è stato usato per rubare una catenina. Intanto i Carabinieri hanno stabilito che i biglietti venduti per l’evento sono stati 680 – e non 1.400 come si era detto inizialmente –, quasi 500 quelli staccati, mentre la capienza del locale era di 459 persone. Stabili le condizioni dei sette ragazzi ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Torrette ad Ancona: una delle ragazze, 15enne, respira da sola.

Intanto sabato notte a Vallo di Diano, in provincia di Salerno, sono state chiuse due discoteche sovraffollate e con uscite di sicurezza bloccate. Per i titolari multe per complessivi 18mila euro e un provvedimento di sospensione delle attività.

Alle Europee i gilet gialli prenderebbero il 12% 


Dopo il terzo sabato di proteste in Francia, con 136 mila persone in strada e 1.220 arresti, secondo un sondaggio Ipsos pubblicato da Le Journal du Dimanche se si presentasse alle elezioni europee il movimento dei gilet gialli prenderebbe il 12% dei voti diventando il quarto partito francese, togliendo consensi soprattutto a Marine Le Pen (estrema destra) e in misura minore a Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra). Intanto i servizi di informazione francesi stanno indagando sul ruolo dei social network legati a paesi stranieri che potrebbero aver tentato di amplificare la mobilitazione dei gilet gialli. Il ministro degli Esteri Le Drian ha invitato Trump, che negli ultimi giorni aveva commentato le manifestazioni, a farsi gli affari suoi: «Noi non ci immischiamo nei dibattiti americani, lui ci lasci vivere la nostra vita di nazione».

Secondo Alessandro Di Battista «le richieste dei Gilet gialli sono sacrosante, così come sacrosanta è la loro battaglia contro questa stramaledettissima globalizzazione» e «credo che il M5s debba dare il massimo supporto a questo movimento di cittadini francesi che chiede diritti, salari giusti, la fine dell’impero delle privatizzazioni e il controllo della finanza da parte degli Stati».

Un’altra assistente scappa da Meghan


Samantha Cohen, 50 anni, segretaria privata della duchessa del Sussex Meghan Markle e del principe Harry, lascerà il suo posto dopo la nascita del primogenito della coppia, previsto per la prossima primavera. Già assistente nel team della comunicazione di Elisabetta e una delle collaboratrici più fidate della Regina, pare che Cohen non sopporti più le richieste asfissianti di Meghan. La notizia arriva pochi giorni dopo un altro addio, quello di Melissa Toubati, 39 anni, assistente personale della duchessa [Guerrera, Rep].

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Moondo
https://moondo.info/strage-in-discoteca-fermato-per-droga-il-ragazzo-dello-spray/

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