Il mio viaggio in Marocco, trasportata tra le onde sabbiose del Deserto

Premetto che adoro viaggiare, possibilmente in luoghi ove il turismo è poco presente, mischiandomi con le gente del posto che mi ospita rispettando le loro culture e tradizioni.


Articolo di Antonella de Pasquale

[caption id="attachment_10922" align="aligncenter" width="600"]contest Antonella Vispi2000[/caption]

La foto l’ho fatta in Marocco nell’Erg Chegaga a marzo scorso con un gruppo di 9 persone e la nostra amatissima guida Paola, e l’ho scelta per rappresentarmi in quanto per me non esiste altro posto che il Deserto dove rifugiarmi dalla vita frenetica disconnettendomi da tutto.

Adoro immergermi in questo mare di sabbia dove il silenzio mi trasporta in una dimensione e concentrazione su me stessa esprimendo pensieri positivi, riuscendo ad affrontare con tanta serenità e pace i giorni futuri facendomi stare bene per molto tempo, si perché  il benessere continua anche quando ritorno alla vita di tutti i giorni, un vero toccasana spirituale, mentale, fisico.

Anche se con il gruppo, ho trovato tanti momenti per stare sola, camminando o fermandomi ad osservare l’infinito e sentirmi completamente invasa da adrenalina pura.

Lungo il mio cammino nel Deserto mi sono ritrovata a piangere dalla felicità per essere lì, dalla commozione per aver incontrato nomadi berberi accogliermi nella loro tenda senza neanche conoscermi offrendomi sorrisi e ospitalità davanti ad un thè alla menta, dall’emozione di  ascoltare il silenzio interrotto dal rumore del vento forte che preannunciava una tempesta che mi coglieva in pieno sulla duna, una musica per le mie orecchie che difficilmente dimenticherò, ho vissuto sensazioni di serenità pace e tranquillità ovunque mi trovassi, ovunque facessi, aspettando il tramonto o l’alba sorseggiando un the offerto dai miei amici berberi.

I cammelli, animali simpatici calmi e a volte buffi che, durante le lunghe traversate a piedi, mi hanno dato conforto e riposo rilassandomi e ammirando il paesaggio dall'alto della loro gobba.

E poi le serate nel campo con le mie compagne, davanti a squisitezze prelibate profumate e speziate  preparate dalla cuoca Amina,  raccontandoci ciò che stavamo vivendo momento per momento, lo stare sdraiate sulla sabbia per ammirare le stelle e pensare pensare…. Che delizia per la mente gli occhi l’anima!!!!

Un viaggio fantastico di conoscenza, condivisione,  sensazioni, emozioni questo è il Deserto!!

Ringrazio il Deserto, per avermi accompagnata, abbracciata, coccolata, riempito gli occhi e le orecchie di colori e suoni che non sarei mai riuscita a comprendere se non lo avessi camminato, amandolo con doveroso rispetto. Un luogo dove sicuramente tornerò.

Tutto questo lo devo a Carla, una cara persona con cui ho intrapreso il mio primo viaggio in Oman, a cui devo tanto e che non finirò mai di ringraziare per avermelo fatto conoscere.



Antonella de Pasquale



L'autrice di questo articolo ha partecipato al contest #travelmoondo, con una foto che rappresentasse la sua idea di viaggio. E' stata selezionata tra le più belle del contest e con questo articolo il suo scatto si è tramutato in parole.
Grazie per aver condiviso con i lettori di Moondo la tua bellissima esperienza di viaggio!




Moondo
https://viaggiare.moondo.info/il-mio-viaggio-in-marocco-trasportata-tra-le-onde-sabbiose-del-deserto/

Commenti

Post popolari in questo blog

Letture estive: “Io sono il Potere”, ovvero il cinismo rarefatto

Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno: un’oasi verde al confine tra Lazio, Molise e Abbruzzo!

La casa di Magnum P.I. verrà demolita segnando la fine di un'era